Votes given by DMa

  1. .
    LOL ci ho messo 20 minuti a scrivere quel messaggio. E comunque se ti sono sembrato aggressivo mi scuso. non era mia intenzione xD. Semplicemente ero arrabbiato perché non avevo voglia di rispondere.

    Edited by Kirox - 9/4/2013, 23:12
  2. .
    lo avevo detto io che appena leggeva rox erano cazzi xD
  3. .
    hai qualche problema? le stiamo togliendo e in sto forum non viene + manco il founder rofl
  4. .
    Beh conta il fatto che questo forum è nato per condividere i salvataggi di inazuma... non per altro..
  5. .
    vieni a chiedere su un forum di iazuma se vogliamo sapere qualcosa di inazuma? ci sottovaluti xD
  6. .
    Dopo un ottimo primo episodio (GX Tag Force) e un seguito meno ispirato (GX Tag Force 2) arriva la terza installazione della saga dedicata a Yu-Gi-Oh!, uno dei giochi di carte più famosi del mondo. La carenza di innovazione del secondo capitolo ha portato gli estimatori verso un certo scetticismo sulla vera utilità di un ulteriore seguito. Nonostante un grandissimo numero di nuove carte a disposizione, l’intelligenza artificiale deficitaria e un gameplay pressoché identico al predecessore fecero di GX Tag Force un prodotto appena sufficiente. Scoprite con noi se la saga, portata da Konami su PSP, ha subito un ritorno in grande stile o si è fossilizzata nel suo genere.

    Si inizia …
    Yu-Gi-Oh! GX Tag Force 3 ha luogo tre anni dopo gli eventi narrati nel precedente episodio. Poco prima di prendere la maturità dovrete scegliervi un partner e sostenere con lui la battaglia finale per superare l’esame. La nostra raccomandazione è quella di scegliere con cura il vostro futuro compagno però, in quanto quest’ultimo vi seguirà come se fosse la vostra ombra. Non contento di venirvi dietro ovunque dovrete anche soddisfare i suoi bisogni e questi andranno dall’andare in un determinato luogo a giocare, oppure duellare con altre persone, sarete dunque chiamati a curarlo come se fosse un piccolo animale da compagnia. Al contrario di quanto si possa pensare, tuttavia, il ruolo del partner è comunque importante visto che svolge un lavoro chiave nei minigiochi a vostra disposizione. Questi consistono in una variante del black jack, colpire delle palle in movimento e, ovviamente, duellare. La presenza costante del partner vi permetterà inoltre di sfidare i nemici sempre in modalità Tag e, come si evince dal titolo del gioco, nulla risulta più azzeccato.

    Non proprio per dei principianti
    Nel caso in cui vi troviate per la prima volta davanti ad un titolo della serie Yu-Gi-Oh! farete bene a riconsiderare l’acquisto del gioco in questione per diversi motivi. Il primo è l’assenza di un tutorial user friendly o quanto meno accessibile ai neofiti della situazione. In secondo luogo dovete sapere che il livello di difficoltà generale è abbastanza alto, ancora più impegnativo se analizzato in rapporto all’intelligenza artificiale degli avversari. Questo difetto era stato evidenziato in maniera chiara nell’episodio precedente dove la I.A. sembrava barasse pur di non far vincere l’utente: mosse non neutralizzabili e la strana ed inquietante sensazione di essere un libro aperto per la CPU, la quale era in grado di prevede la stragrande maggioranze delle vostre scelte. Fortunatamente in questo capitolo la difficoltà è stata calibrata in modo da non rendere le sfide un’esperienza frustrante, il livello rimane comunque alto soprattutto nei duelli in Tag. Purtroppo le brutte notizie non finiscono qui, la presenza di un partner controllato dalla CPU dovrebbe garantirvi un supporto degno di tale nome, peccato che in molte occasioni non scelga la mossa migliore nonostante le carte a disposizione e la situazione sul campo da battaglia lo permettano. Questo aggiunge un grado di difficoltà in più visto che dovrete anche pensare a come riparare gli errori del vostro compagno, da come avrete capito, i combattimenti non saranno una passeggiata ma offriranno un livello di sfida sempre alto dato anche da uno starter deck non proprio sfavillante. La Konami su questo aspetto ha rispettato le lamentele dei fans, i quali chiedevano una maggiore attenzione proprio sull’eccessiva difficoltà degli scontri sia in singolo sia in Tag.

    Sfide a distanza
    Andando avanti ad analizzare le opzioni a disposizione, troviamo altre modalità interessanti come la Spectator Mode, dove potrete curiosare tra i mazzi dell’avversario e del vostro partner. Di seguito troviamo la possibilità di giocare ai già citati minigames al di fuori dello story mode (gli stessi in pratica) ed infine concludiamo con lo scambio e i combattimenti tramite collegamento WiFi. Fanno ritorno anche la “Macchina delle password” e l’affitto delle carte, grazie ad esse non sarà difficile costruire qualsiasi deck vogliate o immaginate di voler fare, puntando ad una migliore personalizzazione dei mazzi e conseguente incremento del livello di coinvolgimento.
    Per quanto riguarda la longevità siamo su livelli ottimi in quanto essendo un gioco di carte basato sulla scambio delle stesse e sui combattimenti off ed online ne avrete per molto. La componente online è stata sfruttata nel migliore dei modi, anche se la presenza di qualche piccolo lag in un gioco del genere fa un po’ storcere il naso. E’ quasi sottointeso come un prodotto del genere sia dedicato esclusivamente ai fan del cartone animato, del manga e del gioco di carte reale, per questo motivo smettere sarà davvero difficile.
    Analizziamo in ultimo il comparto tecnico: sonoro e grafica. Entrambi non si discostano più di tanto da quanto visto nei precedenti capitoli. La colonna sonora e gli effetti usati sono presi direttamente da GX Tag Force 2 e così il comparto grafico, il quale mostra delle animazioni più curate ma non aggiunge niente in termini di design e stile.
    Tirando le somme ci si trova di fronte ad un prodotto solo in parte curato e meritevole di acquisto solo per i veri appassionati di questa popolare serie, mentre tutti gli altri potranno tranquillamente passare oltre, in favore di produzioni ben più innovative e ricche di novità.
    Recensione Videogioco YU-GI-OH! GX: TAG FORCE 3 scritta da DR. FRANK N FURTER Yu-Gi-Oh!GX Tag Force 3 è un titolo riservato esclusivamente ai fan della saga. L’ultima fatica Konami non è altro che, come si usa dire nel gergo video ludico, un “more of the same”. Il prodotto pesca a piene mani dai suoi predecessori e ripropone la stessa meccanica con qualche leggero miglioramento per quanto riguarda la I.A. e il relativo livello di difficoltà. Il nostro consiglio è quello di affrontare la spesa solo nel caso in cui siate dei fanatici dell’universo di Yu-Gi-Oh! altrimenti potreste rimanerne delusi nonostante il gioco non possieda comunque difetti molto gravi.



    FONTE
  7. .
    Yu-Gi-Oh- GX Tag Force 2 è il secondo videogioco tratto dal celeberrimo manga e, più precisamente, dalla serie dell'anime denominata "GX" (Generation NeXt), a vedere la luce sulla potente console portatile Sony. Solitamente quando si crea un prodotto sfruttando la scia del successo di un marchio noto ci si trova davanti ad una mera operazione commerciale, che esaurisce le proprie potenzialità nel giro di poco tempo scivolando ben presto nel dimenticatoio. Questo non sembra essere il caso del gioco di carte collezionabili "Duel Monsters", creato appunto cavalcando l'onda dorata del successo del manga Yu-Gi-Oh, ideato nel lontano 1996 dal talentuoso Kazuki Takahashi.
    Il brand Yu-Gi-Oh, forte di un successo che non sbaglieremmo a definire planetario, vanta (tra le tante cose) un anime composto da ben due serie di quasi 300 episodi in totale, due film al seguito e, per quanto riguarda nello specifico il settore di nostro diretto interesse, ben 27 videogiochi su diverse piattaforme dei quali questo Tag Force 2 rappresenta il ventottesimo esemplare.
    Andiamo allora a sbirciare oltre le pareti della famosa Accademia del Duellante che, come gli appassionati dell'anime certamente sapranno, era teatro delle avventure della serie GX di Yu-Gi-Oh.

    Story Mode
    Per quanto riguarda la modalità storia, come forse avrete già capito, vestirete i panni di un anonimo personaggio appena iscritto all'Accademia fondata da Seto Kaiba e dovrete destreggiarvi tra le insidie e le dure prove disseminate lungo il percorso di ogni studente che si rispetti. A un primo impatto vi farà sicuramente storcere il naso la constatazione di non poter personalizzare minimamente il vostro alter ego virtuale se non attraverso il nome (ed io, inconsapevole di non poterne scegliere nemmeno il sesso, mi sono ritrovata un ragazzo con un nome da femmina); per farvi riprendere da questa prima delusione subito dopo potrete scegliere un partner che vi affiancherà durante tutta la vostra avventura il quale, per la gioia dei fans, sarà selezionato tra alcuni dei personaggi di spicco dell'anime (Jaden Yuki, Jesse Andersen, Aster Phoenix e via dicendo). La vostra vita accademica inizierà nel dormitorio degli Slifer Rossi e si articolerà in lezioni, duelli, tornei, eventi speciali e minigiochi.
    Le aree da esplorare non sono molte (poco più di una decina) e gli ambienti si presentano poco vasti. I due elementi che vi porteranno a girovagare per l'accademia tra un duello e l'altro saranno, sostanzialmente, la ricerca di nuovi sfidanti e di nuove carte. Ogni tanto, inoltre, alcuni eventi vi faranno procedere nella storia sfidando personaggi bonus che non avrete modo di incontrare altrimenti se non recandovi nell'area segnalata sulla mappa da un punto esclamativo.
    C'è da dire che, indipendentemente da come vi si guardi, la ragione d'essere di questo gioco si fonda principalmente sui duelli e non di certo sulla componente narrativa costruita su dialoghi stereotipi ridotti all'osso ed una storia che non solo stenta a decollare, ma che in certe fasi sembra persino non esistere.
    A ristabilire una posizione di equilibrio tra i bracci della bilancia dei pro e i contro è senza ombra di dubbio l'ottima realizzazione di Duel Monsters che è stata fatta all'interno del gioco.

    Duelli e Minigiochi
    In questo secondo capitolo avrete fin da subito la possibilità di scegliere, per ogni battaglia, se affrontarla in singolo o in modalità Tag facendovi spalleggiare dal vostro partner. Se, nelle prime fasi, questa circostanza può aiutare i novizi a prendere dimestichezza con il gioco, potendo vantare di un partner con una strategia di indubbia efficacia verso la maggior parte degli avversari, man mano che acquisirete esperienza comincerete a rendervi conto che alcune volte il vostro compagno non brillerà certo in IA, costringendovi a dover riparare ai suoi inspiegabili errori. L'aspetto più succulento della possibilità di ingaggiare duelli Tag rimane sempre e comunque quello di poter sfidare in coppia altri tre amici dando vita a partite dal divertimento innegabile. Tornando alla modalità single player, chi non conosce "Duel Monsters" potrebbe prendere sottogamba questo interessante gioco di carte, magari lasciandosi ingannare dalla falsa convinzione che Yu-Gi-Oh sia un gioco destinato principalmente ad un pubblico di fanciulli. Niente di più sbagliato, a dire il vero. Le regole di Duel Monster sono molte e complesse, non potrete sperare di avere la meglio in un duello semplicemente provando a giocare ma la padronanza del campo richiederà il suo tributo di tempo speso per capire.
    In soccorso a tutti coloro che approcciano il gioco per la prima volta dovrebbe intervenire un tutorial molto approfondito presente nel database ma brutalizzato, per vostra sfortuna, da una traduzione pessima. Vi troverete davanti lunghe spiegazioni che spesso e volentieri dovrete "decifrare" per afferrarne il senso (e non solo perché la traduzione è stata fatta alla meno peggio ma anche per il fatto che alcune volte il testo sarà talmente piccolo e compresso all'interno delle finestre da risultare di difficile lettura) ma se sopravviverete al tutorial sarete un passo più vicini al vero divertimento che questo gioco può offrirvi.
    Se volessimo, in maniera approssimativa (ma davvero molto approssimativa), parlare di Duel Monsters potremmo dire che lo scopo principale del gioco sta nel ridurre a zero i Life Points del vostro avversario avvalendovi della possibilità di evocare devastanti creature coadiuvate da potenti magie e supportate da infide trappole.
    I mostri schierati sul terreno si daranno battaglia incrociando i propri valori di attacco e difesa puntando a colpire direttamente l'avversario. Ogni mostro avrà un suo attributo, livello e natura, che potranno essere sfruttati per creare combo micidiali con magie e trappole. Solo per questo capitolo è stata introdotta, tra l'altro, la nuova opzione "pesca del destino" che vi permetterà, qualora la situazione stesse volgendo nettamente in vostro svantaggio, di pescare una carta da voi precedentemente designata, per tentare di ribaltare gli esiti del duello. La vastità del gioco e l'infinità di strategie pianificabili risulta evidente se si considera che le carte prodotte sono più di 2800 e nel titolo Konami avrete la possibilità di trovarle tutte. Potrete inoltre scaricare aggiornamenti di carte e preset di mazzi online per rendere questo gioco davvero infinito.
    Per aggiungere un diversivo al continuo duellare sono stati inoltre inseriti diversi minigiochi ispirati a grandi linee al Black Jack, al celebre Othello, al più recente Snake, più una sorta di Dungeon Crawl che vi porterà a visitare i sotterranei dell'Accademia facendovi strada a suon di mini-duelli.

    Realizzazione globale
    Per quanto riguarda il comparto tecnico il titolo Konami non offre davvero nulla degno di nota. I personaggi in stile super deformed si muovono all'interno di una graziosa visuale isometrica 3d. Gli ambienti, come già detto, non sono particolarmente ampi ma ricreano abbastanza bene l'atmosfera del cartone.
    I duelli sono tutti animati, vedrete i personaggi compiere le azioni principali (pescare carte, posizionarle, attivarle e così via) ed i mostri più potenti attaccare il vostro avversario. Se in un primo momento questi intermezzi vi risulteranno gradevoli (è esaltante vincere uno scontro con un mostro animato), dopo il cinquantesimo duello cominceranno a darvi sui nervi e probabilmente li disabiliterete.
    Le musiche non sono malvagie ma non è difficile accorgersi di come siano state in gran parte riciclate dal primo episodio.
    Detto ciò, risultano davvero ingiustificati i caricamenti eccessivamente lunghi a fronte di un comparto tecnico tutto sommato poco vistoso.
    Da citare, in ultima analisi, l'imperdonabile mancata implementazione della possibilità di sfidarsi online.
    Recensione Videogioco YU-GI-OH GX TAG FORCE 2 scritta da MOMO Passando in esame quanto detto fin'ora, trarre le conclusioni non deve essere difficile: questo Yu-Gi-Oh GX Tag Force 2 riprende e migliora tutte le caratteristiche del primo episodio ma ne importa anche i principali difetti. I novizi che volessero avvicinarsi al famoso anime e, soprattutto, a Duel Monster potrebbero facilmente scoraggiarsi di fronte alle regole spesso e volentieri cavillose di un gioco la cui curva di apprendimento risulta essere medio-bassa e che, al di là del fattore duelli, scopre facilmente il fianco alla noia.
    Collezionare carte, organizzare i vostri decks e sfidare a duello chiunque vi capiti a tiro rappresentano, in buona sostanza, tutto quello che questo titolo ha da offrirvi e tutti coloro che non dovessero entusiasmarsi di fronte a nessuna delle tre ipotesi possono tranquillamente lasciare il gioco sugli scaffali dei negozi.
    Un discorso a parte va fatto per gli appassionati di Yu-Gi-Oh, sebbene il titolo non soddisfi le esigenze del giocatore medio, per tutti i maniaci di Duel Monster può rappresentare il non plus ultra di quanto realizzato finora in termini videoludici intorno all'universo del famoso gioco di carte.
    Quest'ultima categoria può quindi aggiungere ben un punto e mezzo al voto finale, avere questo gioco è un po' come portare un Duel Disk sempre con sé.



    FONTE
  8. .

    Una carta per domarli e nel buio incatenarli.

    La storia che sta alla base dello story mode di Yu-Gi-Oh! GX Tag Force probabilmente non vincerà mai nessun premio di letteratura, ma è comunque utile come perfetto pretesto per dare una struttura di massima al gioco. Gli eventi raccontano del primo giorno di accademia del protagonista (uno studente assolutamente anonimo, esterno al cast dei protagonisti della serie), assegnato al dormitorio degli Slifer Rossi visto il pessimo punteggio ottenuto nel test di ingresso, il ragazzo però -come nel più classico film adolescenziale americano- ha delle potenzialità e lo dimostrerà sul campo battendo uno dopo l'altro i suoi compagni di corso. Lo story mode è strutturato a giornate (con tanto di orari di lezione e tutto il resto), all'inizio del gioco il preside della scuola illustrerà brevemente quali saranno gli obblighi del neo studente e quali le finalità dell'accademia, suggerendogli di convogliare tutti i propri sforzi verso il grande torneo di fine anno che servirà a sancire chi è il vero ed indiscusso re dei duelli. Terminato il breve incontro con la carica massima dell'accademia, al protagonista sarà data la possibilità di vagare all'interno dell'isola dove risiede la scuola: lo spostamento non sarà però libero, l'isola verrà rappresentata in tutta la sua estensione e le varie mete raggiungibili saranno segnalare tramite una serie di pallini (ed eventuali icone rappresentanti i personaggi chiave, se presenti in quell'area). Una volta stabilita la propria destinazione ci si ritroverà ad esplorare un'area tridimensionale dalle ridotte dimensioni in cui si potrà interagire con le persone presenti, principalmente parlando o sfidando a duello gli studenti. In alcune particolari zone dell'isola si potrà inoltre comprare mazzi di carte (allo stesso modo come se si andasse in edicola) da scartare nella speranza di trovare l'arma perfetta e definitiva. Ogni giorno allo scoccare delle 8:30 il giocatore sarà trasportato nell'aula di scuola per seguire un'importante lezione su tutto ciò che gravita intorno al mondo delle carte Dual Monster, la lezione funzionerà alla pari di un prolungato tutorial: vista la vastità degli utilizzi delle carte è utile che il giocatore impari a fondo tutte le possibilità che queste possono offrire se vorrà uscire vincitore dai vari duelli che gli verranno proposti. Al termine della lezione lo studente sarà libero di tornare a vagare senza sosta per l'isola, parlando con quanta più gente possibile in maniera tale da trovare un feeling con alcune persone, feeling che sarà assolutamente necessario in cui verranno proposte le sessioni di Tag Battle, ovvero di combattimento in coppia 2Vs.2. Le conversazioni, a dire il vero, non brillano di luce propria e sono probabilmente uno degli aspetti meno curati in assoluto del gioco, esisteranno due tipi di comportamenti tipo: il primo è quello dei personaggi chiave, figure presenti nella serie Tv come Jaden, Chazz o Syrus, a cui si avrà la possibilità di chiedere qualcosa riguardo quattro argomenti fissi (hobby, accademia, duelli e dicerie) e che porteranno a striminzite risposte che esemplificheranno in poche parole il gradimento della domanda; il secondo tipo di conversazione è invece quello con i personaggi secondari, studenti assolutamente accessori che si limiteranno a pseudo-suoni gutturali in risposta alle domande. Parallelamente allo story mode, purtroppo Yu-Gi-Oh! GX Tag Force ha davvero poco da offrire: un battle mode (che altri non è che la story mode spogliato di tutto tranne che i combattimenti), un multiplayer wireless che richiederà due giocatori con altrettante cartucce ed infine la possibilità di accedere al sito del gioco per scaricare contenuti esclusivi (speciali carte). Torna al Sommario
    Yu-Gi-Oh! GX Tag Force - Recensione Yu-Gi-Oh! GX Tag Force - Recensione Yu-Gi-Oh! GX Tag Force - Recensione
    Bubbleman eroe elementale scelgo te!

    Il vero elemento portante di tutto il gioco è ovviamente rappresentato dalla fase del duello, affrontabile sia in battaglie 1vs1 che 2vs2 in modalità tag. Il duello non è assolutamente vincolato ad eventi particolari del gioco: per come è strutturata l'avventura, grazie al fatto che l'orologio interno si blocca mentre si combatte, un giocatore potrebbe anche prendere il mano la psp e continuare a duellare con tutti gli studenti a portata di mano senza quasi far passare nemmeno una giornata. In realtà, vista la complessità di utilizzo delle Dual Monster, sarà preferibile seguire il programma di lezioni/tuturial per capire come muoversi tra le carte del proprio deck. E parlando proprio di quest'ultimo, la suddivisione principale delle carte è a seconda della loro funzione: carte magia, carte mostro e carte trappola oltre ad essere differenziate per colore rimarcano la loro diversità anche nel modo (e nel momento) in cui potranno essere utilizzate in battaglia. Il campo di duello sarà rappresentato da una griglia di rettangoli 2x5 (per giocatore), in cui la prima riga potrà essere occupata dalle carte mostro in posizione di attacco o di difesa (è essenziale a questo scopo capire la funzione di ogni carte, per stabilirne il posizionamento. Un comodo riquadro di testo spiegherà comunque per filo e per segno i diversi effetti della carta), mentre la seconda sarà dedicata al supporto delle carte in prima riga o al semplice posizionamento di carte trappola coperte ed attivabili nel corso del turno dell'avversario. Per quanto ad una prima occhiata il Dual Monster possa sembrare più complesso delle regole di un qualsiasi gioco di ruolo dal vivo, la comoda interfaccia grafica unita ad una sapiente scelta delle carte potrà risultare il perfetto viatico per divertirsi nel corso dei duelli. Vista la quantità di carte presenti nel gioco, la composizione del deck risulterà di assoluta importanza: per quanto il mazzo possa arrivare fino a contenere 80 carte sarà preferibile sceglierne un numero che si avvicina ai 40, calibrandolo alla perfezione tra carte mostro di ogni livello (i livelli più alti saranno utilizzabili solo "sacrificando" carte dai livelli bassi), carte trappola abbastanza versatili e sprattutto carte magia capaci da tirare fuori il giocatore da ogni impiccio. Anche in questo caso Konami ha saputo gestire in maniera più che ottima il sistema di gestione del deck, permettendo di disporre le carte secondo alcuni parametri come la tipologia, la potenza, etc. in modo da non far perdere ore al giocatore nella rincorsa del deck perfetto. A scanso di equivoci va comunque detto che creare un buon deck sarà un lavoro che porterà via parecchio tempo di gioco e necessiterà di una buona conoscenza delle carte. Il duello metterà i due ( o quattro) giocatori l'uno contro l'altro, ognuno dotato di 8000 life points che una volta raggiunto lo 0 ne decreteranno la sconfitta. Utilizzando le impostazioni standard dettate dal gioco, il combattimento risulterà alla lunga decisamente noioso, con tutta una serie di tempi morti ed animazioni da dimenticare, ma con un po' di abilità sarà comunque possibile modificare le opzioni in modo che i combattimenti scorrano in maniera molto veloce, senza perdersi in inutili fronzoli e passaggi.
    Torna al Sommario
    Yu-Gi-Oh! GX Tag Force - Recensione Yu-Gi-Oh! GX Tag Force - Recensione Yu-Gi-Oh! GX Tag Force - Recensione
    Bubbleman eroe elementale scelgo te!


    Graficamente Yu-Gi-Oh! GX Tag Force non impressiona ma trova nella dimensione superdeformed probabilmente la sua forma più adatta. Le ambientazioni sono colorate e studiate come se fossero una gigantesca opera di pixel art, i personaggi sono rappresentati con il corpo piccolo (le uniche differenze tra studenti sono rappresentate dal colore della divisa) e il testone, utile ad identificarne in un solo colpo d'occhio l'identità. Del tutto opposte sono le pessime animazioni in cel-shading dei personaggi nel corso dei duelli, una scelta grafica di cui non si trovano motivazioni plausibili. Pessimo invece tutto il comparto sonoro, non tanto per la qualità dei motivetti musicali presenti nel gioco quanto per l'eccessiva monotonia e ripetitività delle canzoni che troppo spesso annoiano per via della lunghezza degli incontri. Torna al Sommario
    Yu-Gi-Oh! GX Tag Force - Recensione Yu-Gi-Oh! GX Tag Force - Recensione Yu-Gi-Oh! GX Tag Force - Recensione
    Yu-Gi-Oh! GX Tag Force non si può definire un brutto gioco, ma anzi è un buon punto di partenza. Se Konami riuscisse ad ampliare l'esperienza di gioco al di fuori dello story mode, se riuscisse a supportarlo con una solida storia (magari in collaborazione con l'autore del fumetto/cartone, chissà...) e soprattutto se perfezionasse la struttura dei duelli, allora tutti i fan della serie potrebbero trovarsi davanti ad acquisto obbligato. Vista però la natura particolare del gioco, relegata principalmente agli amanti della serie ed in seconda istanta ai possessori PSP, probabilmente il gioco vale la candela solo per i super appassionati.

    Pro:
    Decisamente longevo.
    Moltissime carte presenti, infinita personalizzazione del deck.
    Completamente in italiano.

    Contro:
    Oltre ai duelli c'è poca carne al fuoco.
    Alla lunga può stancare e diventare monotono.

    Se l'impresa di realizzare un apprezzato cartone animato che parla di un gioco di carte è complessa, quella di realizzare un videogioco basato su di un cartone animato che parla di un gioco di carte probabilmente lo è ancora di più. Yu-Gi-Oh, questo il nome del cartone animato (e manga) nato dalla mente di Kazuki Takahashi, racconta di un gruppo di ragazzini che combattono a suon di carte in un gioco denominato "Dual Monster". Nel corso delle puntate la posta in gioco si alza sempre di più per i protagonisti, spinti ad utilizzare le carte Dual Monster in una loro variante chiamata "Gioco delle Ombre" in cui in pericolo è la loro stessa vita. La serie, ha avuto in Giappone, in America e più recentemente in Europa un vasto successo tra i ragazzi che, mazzi di carte alla mano, hanno cominciato a giocare a questo gioco che poggia le sue basi sul concetto che regola il "sasso, carta e forbice" della tradizione orientale. Konami comunque non si è lasciata intimorire dalla presunta complessità del gioco e ha deciso che la PSP era la console perfetta per contenere tutte e 2.400 le carte esistenti nello spin-off della serie: Yu-Gi-Oh! GX Tag Force.


    FONTE
  9. .
    Qualcosa del genere?^^

  10. .
    se si puo' con lo sfondo della luna e sbizzaristiti con gli effetti!
  11. .
    CITAZIONE (Master Tower @ 23/9/2012, 20:41) 
    Magari sally quei 20 minuti per il tuo avatar li può usare per "studiare" :asd:

    Ahahah XD Tranquillo Master...ho finito la scuola io,quando non si lavora ho tempo libero in abbondanza :P

    CITAZIONE (•Sasuke @ 23/9/2012, 20:28) 
    Sally tu fammene vari e almeno uno con la scritta come quella di gohan.

    Posto già due avy..poi se riesco stase ne posto altri^^Ho usato anche altre immagini di Sasuke...
    Se vuoi qualche effetto in particolare dillo pure,xk sto esaurendo la fantasia XD
    La scritta(Il font) è lo stesso dell'avy di Gohan :)

  12. .
    Tipo Lavoro: Avatar
    Immagine da utilizzare: upload_1348424081
    Dimensioni immagine: Avatar
    Scritte: •Sasuke
    Effetti particolari: Stupitemi
    Altro: Stupitemi
    Sally tu fammene vari e almeno uno con la scritta come quella di gohan e tutti fatemene tanti xD :asd:
    grazie faccio la clasiffica delle migliore e a chi risponde +1 e che fa' un'avatar bello +1!
    GRAZIE!!!
  13. .
    Bhè..ho voluto fare una gallery anche io^^ Ricordatevi che su ogni immagine c'è il copyright,in alcune non lo vedrete ma c'è fidatevi...mi hanno rubato fin troppe volte le immy o le skin,quindi mi sono attrezzata ù.ù

    Ecco gli avy e i banner firma :



    I Mini :


    Alcune di queste immagini(anzi quasi tutte) sono vecchissime...tipo di 6-7anni fa quando ancora stavo posando i primi passi su Photoshop :P
  14. .
    Ci ho riprovato...Diciamo che la prima che ho fatto è la migliore va :P
    Non ho inventiva con queste immagini da videogioco :( è da ieri pome che provo a fare qualcosa ma...niente T.T
    Bhè te la posto cmq..

  15. .
    Certo^^Sarò felice di accontentarti...dammi tempo fino a stasera che ho altri due o tre lavoretti in sospeso da fare...cercherò di farlo il più simile possibile a quello di Gohan^^
168 replies since 29/4/2012
.